Se le piante sono certe
di una primavera ventura,
attraverso la quale
emergeranno dai propri germogli,
perchè non dovrei, io, pianta umana . . .
essere certo di una primavera a venire,
in cui raggiungerò la mia pienezza?
(Kahlil Gibran, da una lettera a Mary Haskell - New York, 29 gennaio 1915)
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