Il cammino di Marcella . . .
Per liberare la disabilità dall 'handicap
Venerdì 2 marzo alla BDT - una storia toccante:
questa mamma forte, determinata, generosa,
Dopo il lungo volo (circa 28 metri) i soccorritori, anche a causa dell’oscurità, non riuscivano a trovare Marcella; fu in quei terribili minuti che la madre Anna Rastello promise che, se sua figlia fosse stata ritrovata viva, sarebbe andata a piedi a Lourdes.
questa mamma forte, determinata, generosa,
Annamaria Rastello, ha raccontato documentando questo
viaggio a piedi condiviso per una buona parte del percorso con l'amica
Enrica Cremonesi (socia della BdT di Inzago).
L’idea di questo cammino nasce nella notte tra il 12 e il 13 aprile 1997 quando a seguito di un incidente stradale, la figlia Marcella, una bimba di 8 anni, fu sbalzata dall’auto sulla quale viaggiava e cadde dal viadotto Piani, lungo l’autostrada A26.Dopo il lungo volo (circa 28 metri) i soccorritori, anche a causa dell’oscurità, non riuscivano a trovare Marcella; fu in quei terribili minuti che la madre Anna Rastello promise che, se sua figlia fosse stata ritrovata viva, sarebbe andata a piedi a Lourdes.
Nel momento in cui formulava la promessa un medico trovò la bambina e iniziò a sottoporla immediatamente alle prime cure limitando così i danni di quella disabilità fisica che, purtroppo, l'accompagnerà per tutta la vita.
Iniziò così il cammino dell’accettazione di questa nuova condizione sia da parte della bambina sia da parte dei suoi famigliari.
Annamaria, a distanza di anni, decise di intraprendere
finalmente quel cammino, che iniziò l’8 marzo 2011 da Sarzana(Ge) e terminò a Lourdes il 4 maggio 2011, dopo aver percorso circa 1300 km, rigorosamente a piedi e con lo zaino in spalla.
Prima della partenza furono rganizzati
eventi pubblici in città italiane e francesi per presentare il progetto e coinvolgere così il maggio numero di associazioni, enti e persone.
E' stato così che Anna ha conosciuto "la nostra" Enrica che, anche se costretta ad abbandonare il percorso a metà strada a causa di forti dolori alle gambe, non si è data per vinta e ha voluto dare a tutti un messaggio importante: accettare la disabilità di ciascuno senza barriere mentali, psicologiche, fisiche e architettoniche significa evitare al portatore di disabilità una più grave condizione di handicap.
finalmente quel cammino, che iniziò l’8 marzo 2011 da Sarzana(Ge) e terminò a Lourdes il 4 maggio 2011, dopo aver percorso circa 1300 km, rigorosamente a piedi e con lo zaino in spalla.
Prima della partenza furono rganizzati
eventi pubblici in città italiane e francesi per presentare il progetto e coinvolgere così il maggio numero di associazioni, enti e persone.
E' stato così che Anna ha conosciuto "la nostra" Enrica che, anche se costretta ad abbandonare il percorso a metà strada a causa di forti dolori alle gambe, non si è data per vinta e ha voluto dare a tutti un messaggio importante: accettare la disabilità di ciascuno senza barriere mentali, psicologiche, fisiche e architettoniche significa evitare al portatore di disabilità una più grave condizione di handicap.
Marcella ora ha 22 anni e vive su di una sedia a rotelle a causa di una tetraparesi spastica causatale dall'incidente ma, non si è mai data per vinta, infatti si sta preparando con successo alla laurea ormai prossima.
Ringrazio di cuore Anna, Enrica e Riccardo (organizzatore, socia "co-protagonista" e fotografo ormai da tempo esperto di percorsi), perchè mi hanno dato la possibilità di conoscere questa bellissima storia che mi lasciato un ricordo bellissimo. . . posso dire che è stata una serata indimenticabile.
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1 commento:
Sei come sempre semplicemente
stupenda.
Buona domenica a te e famiglia.
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