Mi sono svegliata con molta ansia e un forte desiderio di riascoltare
questa vecchia canzone cantata da Celentano "L'arcobaleno", scritta da Mogol e dedicata a Lucio Battisti
(è un mistero.....), un brano struggente e malinconico che tocca il cuore.
Un presenza che si identifica come spirito.
Il ponte ta noi e l'aldilà.
Alcuni pezzi della canzone:
"Io sono partito poi così d'improvviso che non ho avuto il tempo di salutare
l'istante breve è ancora più breve se c'è una luce che ti trafigge il tuo cuore.
L'Arcobaleno è il mio messaggio d'amore
Può darsi un giorno tu riesca a toccare con i colori si può cancellare il
più avvilente e desolato squallore.
Io quante cose non avevo capito che sono chiare come stelle cadenti
volevo dirti che è un piacere infinito portare queste valigie pesanti
Mi manchi tanto amico caro davvero e tante cose sono rimaste da dire.."
E' successa la stessa cosa anche a me....!
1 commento:
Ciao Nella, anche a me questa canzone fa venire i brividi e credo di indovinare a chi pensi quando l'ascolti...è andata proprio così, ma, appunto per questo motivo, oltre l'arcobaleno c'è qualcuno che ti ascolta e che da lontano ti fa sempre compagnia e ti protegge! Un grosso bacio dalla tua amica.
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